Casa Payer

A cinque stelle ne preferisci milioni? Allora vieni a trovarci. Casa Payer ci ricorda una vecchia nave: ti aspettiamo a bordo per navigare nel bosco.

Luca e Paola

Casa Payer è una suggestiva cascina di pietra, a conduzione vegana.
È il nostro progetto di vita che condividiamo con gli ospiti proponendo soggiorni ecosostenibili e cucina vegetale casalinga. [Leggi tutto]

Casa Payer è un’IMPRESA INNOVATIVA: scopri come l’abbiamo realizzata

Camere

V

da € 95 al giorno

L

da € 74 al giorno

N

da € 74 al giorno

ABC di Casa Payer

IL BOSCO GIARDINO

Gli spazi di confine tra il bosco e la nostra presenza sono diventati un Bosco Giardino: piante coltivate ornamentali, da frutto e aromatiche convivono con le spontanee. Puoi vedere l’orto dal balcone del solarium o entrarci come in un giardino.

CUCINA VEGETALE

Proponiamo una cucina vegetale casalinga fresca di giornata, le ricette sono stagionali, sane e gustose. Gli ingredienti provengono da realtà locali e produttori selezionati. Alcune verdure, frutti e piante aromatiche crescono nell’orto e nei giardini della casa.

IL PANE

Se sei ospite a Casa Payer, puoi partecipare alla panificazione del sabato impastando in compagnia le farine bio macinate a pietra. Cuociamo pani e pizze nel grande forno a legna che scaldiamo utilizzando la legna proveniente dalla pulizia invernale dei nostri boschi.

IL NON FARE

E’ fare senza aspettative, cambiare punto di osservazione. L’ozio e la contemplazione ne fanno parte, così come camminare a piedi scalzi per ristabilire il contatto con la Terra e con noi stessi. Può aiutare anche ascoltare il suono del torrente, ritornare raccoglitori nomadi.

GLI SPAZI

Ci sono molti spazi da esplorare in cui appartarsi o stare insieme: il giardino delle erbe, il cortile col solarium, il prato, le amache nel bosco di betulle, le terrazze coperte, l’orto a cassoni, la saletta con vista sul bosco dove serviamo la colazione e i pasti, la sala Mantra (Il grande fienile panoramico).

CHE FARE

Il bello di Casa Payer è che sei già su un itinerario verde, un territorio un po' appartato ritornato selvatico da quando l’agricoltura ha preferito la "terra facile" di pianura. La posizione collinare permette di fare passeggiate alla portata di tutti. Questa è una valle Valdese, con la sua storia spesso raccontata attraverso luoghi nella natura.

CHI POTRESTI INCONTRARE

Quando arrivi in macchina, fai attenzione a non schiacciare Rane e Salamandre sulla strada del bosco. D’inverno, Cince, Pettirossi e altri uccellini vengono a beccare i semi e il pane che gli appendiamo ai rami vicini a casa, specie quando nevica. Mettiamo a dimora molte piante con le bacche: sono bellissime e attirano tanti uccelli con i loro frutti.

BIOEDILIZIA

Casa Payer è fatta di Bosco: con gli alberi, la pietra e la terra argillosa del bosco in cui è immersa. L’abbiamo ristrutturata rispettando le tecniche costruttive originali, con i criteri della bio edilizia e con la voglia di abitare questo posto antico che risuona dell’energia ancestrale della pietra e dell’armonia del legno.​

 

Chi Siamo

Io e Paola da viaggiatori dell’Asia abbiamo deciso di fermarci per ospitare, di “mettere radici” in un bosco e scambiare con gli ospiti un’esperienza di vita vegan, rurale, in armonia con l’ambiente.
E’ nata così Casa Payer, b&b e nostra dimora. Abitare nel bosco è il nostro viaggio nella vita selvatica. E’ sul sentiero di quest’antica dimora in un bosco giardino che inizia il viaggio, di appena un chilometro ma “fuori del Mondo”.

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Le ultime dal bosco

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6 days ago
Ecco arrivata la farina di castagne. Un lavoro immenso. Potrebbe tranquillamente essere un presidio Slow Food.
Le abbiamo raccolte sane e belle. 
Sono state seccate per quaranta giorni in un grande capanno di lamiera sospese su una griglia con sotto un fuoco lento alimentato a legna di castagno.
Poi battute con un antico attrezzo a batacchi di legno per eliminare le bucce e infine macinate.
Nessuna industria e pochi chilometri tra raccolta, essiccamento e macinazione.
I costi sono elevati. Quanto? Per 150 chili di castagne 7 chili e mezzo di farina profumatissima e dolce che stamattina abbiamo messo sotto vuoto per garantire tutte le qualità.
Non sappiamo ancora se il prossimo anno si potrà ripetere. Osvaldo che aveva le conoscenze necessarie è mancato, la moglie, i figli e i nipoti dovrebbero prendere in mano le conoscenze. Lavori che vanno e che vengono e che sanno di antico.

Ecco arrivata la farina di castagne. Un lavoro immenso. Potrebbe tranquillamente essere un presidio Slow Food.
Le abbiamo raccolte sane e belle.
Sono state seccate per quaranta giorni in un grande capanno di lamiera sospese su una griglia con sotto un fuoco lento alimentato a legna di castagno.
Poi battute con un antico attrezzo a batacchi di legno per eliminare le bucce e infine macinate.
Nessuna industria e pochi chilometri tra raccolta, essiccamento e macinazione.
I costi sono elevati. Quanto? Per 150 chili di castagne 7 chili e mezzo di farina profumatissima e dolce che stamattina abbiamo messo sotto vuoto per garantire tutte le qualità.
Non sappiamo ancora se il prossimo anno si potrà ripetere. Osvaldo che aveva le conoscenze necessarie è mancato, la moglie, i figli e i nipoti dovrebbero prendere in mano le conoscenze. Lavori che vanno e che vengono e che sanno di antico.
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1 week ago
Alla sera le prime fioriture sono ancora più appariscenti e certi fiori, come la magnolia stellata, profuma più che di giorno.
Il bosco non è più dormiente, si intravedono prime verdissime gemme anche se nella totalità appare spoglio.
È un momento di passaggio molto sentito! Gli uccelli sono indaffarati e cantano a più non posso. Ecco il segnale del risveglio!

Alla sera le prime fioriture sono ancora più appariscenti e certi fiori, come la magnolia stellata, profuma più che di giorno.
Il bosco non è più dormiente, si intravedono prime verdissime gemme anche se nella totalità appare spoglio.
È un momento di passaggio molto sentito! Gli uccelli sono indaffarati e cantano a più non posso. Ecco il segnale del risveglio!
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2 weeks ago
In questi giorni il vento è stato molto forte al punto da decidere di spostare la panificazione a oggi. Troppo pericoloso un fuoco acceso ma oltre quello il vento mi spostava e stanotte ha fatto volare le sedie. Il vento pota i rami e fa cadere le piante malate o poco ben piantate. Quanti crasch! Abbiamo sentito in questi due giorni. Buona domenica a tutti.

In questi giorni il vento è stato molto forte al punto da decidere di spostare la panificazione a oggi. Troppo pericoloso un fuoco acceso ma oltre quello il vento mi spostava e stanotte ha fatto volare le sedie. Il vento pota i rami e fa cadere le piante malate o poco ben piantate. Quanti "crasch!" Abbiamo sentito in questi due giorni. Buona domenica a tutti. ... See MoreSee Less

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Buona domenica anche a voi.Saggia idea.Buona panificazione.